16/01/2011

Sto dalla tua parte

Sto dalla tua parte
lo sono sempre stato
sono uno dei tuoi
da quando sono nato.

Lo so, tu non mi conosci
al massimo avrai visto
la mia foto sul giornale
una faccia allucinata dalle botte
dei carabinieri nella notte
e avrai pensato
un altro disgraziato
che finisce male
cosa crederà di fare
sarà un fascista o un servo del padrone
poi un giorno sei sceso in piazza
e l’hai gridato
chiaro e tondo
la vostra rivoluzione
non la voglio
levatevi di torno.

Allora ho smesso
di starti addosso con la mia follia
le armi con cui credevo
di dare con te l’assalto al cielo
le ho buttate via
insieme alla teoria
tanto eccellente
che non è servita a niente
da solo ho pianto
disperato
per giorni settimane mesi
poi me ne sono andato.

Intanto tu davi battaglia
alla tua maniera
dentro la fabbrica
mattina e sera
ma ti han cacciato fuori
hai creduto alle istituzioni
ma ti hanno preso a ceffoni
ai tuoi dirigenti
ma sono sempre più impotenti
e tu a sperare ancora
ma di vittorie niente
solo dolori
e tu a barcollare
ormai ti lasci andare
intorno a te è cambiato tutto
ogni giorno più duro
ogni anno più brutto.

Fratello figlio padre
ascolta adesso
in quel mare
di cui eri cosi’ fiero
nuotavo anch’io
vedi tu stesso
prima hanno pescato noi
poi vi hanno pescato tutti
e prosciugato l’acqua
fratello figlio padre
come me sconfitto
osserva con rabbia
quel mare coperto dalla sabbia
e il profitto
ergersi sulle nostre spoglie
serpente a sonagli della morte
nel deserto
nè alberi nè foglie
solo una cassaforte.

Da quando sono nato
sono uno dei tuoi
lo sono sempre stato
sto dalla tua parte.

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