19/10/2015

Luciano, addio

Luciano,
noi siamo qui con il respiro corto
del dolore, attorno al tuo corpo
che il male ha tormentato
spossato e strapazzato, noi siamo qui
ma tu amico mio, fratello, tu dove sei?

Dov’è
il nero tuo sguardo intelligente
dov’è la voce chiara, il luccichio degli occhi
il balenio impetuoso della mente
dov’è il soccorso della tua parola lucida e paziente,
e della mano tesa
dov’è il tuo sorriso grande, malizioso e indulgente
Luciano, amico mio, fratello, dove sei tu?

Come vorrei adesso pensarti sorridente
nel giardino di Eden, ma non posso: come potrei?
Tu non credevi ed io nemmeno
alla consolazione eterna,
solo al cuore umano, troppo umano credevi
quello che batte qui tra i ricordi e il pianto.

Ah, Luciano! Quante emozioni
nei nostri anni insieme
quanti scoppi di risa, progetti, discussioni
utopie di un mondo più giusto, convinzioni
quanti passi a Parigi in ogni dove
quanta voglia di fare
quante ore e giorni e mesi a lavorare
a scrivere, cercare, calcolare
come quanto e perchè
a disegnare curve grafici istogrammi
che ci sembravan vivi e veri
solo perchè eri vivo e vero tu
vero di cuore e vivo, intelligente
ma che non eran niente
che non saranno mai più niente per me
ora che tu non ci sei più.

Addio 
Luciano, amico mio, fratello. Addio.