11/09/2015

Disfatta

Tremenda notte
e lugubre mattina
a sole spento.

Si puo’
non chiamarlo: tradimento?
Forse si puo’.

Si puo’
non chiamarla: rovina?
Di certo no.

Nominare la disfatta
si deve
guardare in faccia

il male
potente, truce, immane
a nulla vale

tergiversare.
Alexis, il pugnale
che ti sei fitto

in cuore
ha ucciso te
come uccide noi

alla morte
scampo non c’è
in quell’atroce

chinar la testa
al boia
in quel firmare.

Ora si puo’
ancora dire: domani?
Chissà.

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