Sul cammino
dove Paolo incontro’
la Grande
Luce
Francesco va,
apre le braccia
al mondo e
tace.
Tacendo
sfida i frastuoni di guerra 
e le menzogne,
nelle
braccia accoglie 
chi muore gridando
di dolore.
Davanti a
lui, esitazioni. 
Ogni campo osserva,
spia,
finge, s’inchina
e per un
poco tace.
Quanto dura
il silenzio?
Un giorno,
un’ora 
o meno
ancora. Poi di nuovo
guerra e
grida.
Diranno: inutile
il suo viaggio,
anzi
dannoso, laggiù
non ci puo’
esser pace.
Eppure si’.
Il coraggio
del giusto 
lascia traccia
di sè
in ogni
uomo, 
cosi’ ancora
vive tra noi
Colui che fu
inchiodato 
in quella
terra duemila anni fa
le braccia
aperte 
d’avere sempre
amato.
Francesco
va a Damasco.
 
 
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